"Nonno è un uomo che ha sofferto, che ha portato avanti con grande dignità tutta la sua persona. E'stato un benefattore [...] attraverso le sue risate ci ha dato la spensieratezza ma attraverso la sua anima, le sue parole, oggi ci riporta a riprendere in mano tutta la coscienza di ognuno di noi e ci riporta il bene, perchè quando si parla di Antonio de Curtis o si nomina Totò c'è un sorriso, c'è un affetto, sono tutti sentimenti di benevolenza che danno gioia e portano a tendere una mano al prossimo.
Questa era la vera anima di mio nonno: tendere la mano al prossimo in tutti i sensi." Elena Anticoli de Curtis
"Simbolicamente si apre stasera, con questa pubblicazione, l'accoglienza, la devozione e la gratitudine ad Antonio de Curtis, un nostro grande poeta contemporaneo, un produttore di pensiero inaspettato [...] un libro per far conoscere e per innamorarsi del mondo poetico meraviglioso di un grande nostro conterraneo, che sarà contemporaneo di tante generazioni a venire, cioè il poeta Antonio de Curtis." Enzo de Caro
"La napoletanità è un valore vero ed è un valore cha va conservato e preservato" Antonio Parlati, Presidente della Sezione Editoria Cultura e Spettacolo - Unione Industriali di Napoli
La geniale intuizione della DiagonaleTotò a cura del professor Lucio d'Alessandro (Rettore dell'Università degli Studi 'Suor Orsola Benincasa' - Napoli) che fu promotore del convegno internazionale di studi “Diagonale Totò”, in occasione del 50esimo anniversario della scomparsa del principe della risata.
TOTÒ È UN CLASSICO, [...] resta contemporaneo al tempo nuovo che avanza. [...] entra nel nostro DNA culturale, quindi ce ne serviamo [...] un classico perchè ha una grande sostanza, una grande presenza che non muta.
[...] L'espressione "Diagonale Totò" la inventammo pensando:
- al VISO di Totò, quella straordinaria diagonale di cui non ci dimenticheremo mai;
- al suo CORPO, alla sua capacità di metterlo fuori asse e con questo, creare degli effetti straordinari;
- alla sua VITA, nato in una condizione sociale difficile, senza essere riconosciuto dal padre, che poi prende una diagonale e si trova ad essere marchese de Curtis e poi Principe Imperiale di Bisanzio;
- al mondo dell'ARTE dove cresce sempre di più [...]
- alla capacità di guardare il mondo da un altro punto: qui nasce la sua comicità, questo chiamarsi spesso fuori, dentro un dialogo normale, irrompere in maniera eccentrica, con battute straordinarie, fulminanti che ci fanno vedere un altro pezzo di mondo. Quando dice al suo interlocutore: "Lei è un cretino, si informi!" crea un mondo assolutamente nuovo per l' interlocutore e per noi tutti [...]
Totò sta su una diagonale che gli consente di vedere la cose in maniera diversa.
"Il Libro continua ad essere la chiave di ogni nostro possibile riscatto, progresso e costruzione di un futuro degno dell'uomo".
Nino Daniele, Assessore alla cultura e al turismo del comune di Napoli
[...] Riporto una osservazione di Enzo De Caro: "Totò ha recitato a cinema, nei suoi film, prevalentemente in lingua italiana, ma la sua poesia è quasi totalmente in lingua napoletana. Quando Totò era autore e doveva esprimere le passioni e i sentimenti, usava la lingua napoletana perchè attraverso questa lingua più naturalmente poteva esprimere l'ancestrale profondità del suo animo."
"Vogliamo mostrare all'Italia la Napoli migliore!" Francesca Mazzei, Colonnese editore
"Antonio de Curtis, studiando le macchiette dei napoletani è stato capace di creare Totò e facendo riferimento alla grande umanità che vi caratterizza vi ha reso tutti eccezionali. E questo il messaggio che vogliamo portare alle nuove generazioni [...] la speranza che questa grande umanità si trovi in tutti [...] e che proceda eccellentemente come lui ci insegna, dalle righe di questo libro.
[...]Totò è nato povero e facendo fede e riferimento sulle sue capacità, ha creduto che l'ironia, l'allegria, la capacità di autocritica potessero essere la chiave di volta di una vita nata matrigna.
Un vero self made man partenopeo."
“Un filmato di due minuti che ho utilizzato per un convegno per parlare di multilinguismo e per farmi aiutare ho usato Totò!”
“Davanti ai fogli dattiloscritti di Antonio de Curtis, abbiamo pensato che fosse necessario sottolineare e invitare a riflettere su delle tematiche e per aiutare il lettore, abbiamo pensato di dividere il libro in macroaree: Napoli, le donne, gli animali, i diritti sociali [...] Il libro è un excursus nella vita del principe e un’analisi sui valori portanti [...] per rimanere “uomini e non caporali”.
Si avisse fatto a n'ato
chello ch'e fatto a mme
st'ommo t'avesse acciso,
tu vuò sapé pecché?
Pecché 'ncopp'a sta terra
femmene comme a te
non ce hanna sta pé n'ommo
onesto comme a me!...
Femmena
Tu si na malafemmena...
Marco Francini canta Totò - Malafemmena, 1951- presentazione del libro: Il Principe Poeta
Marco Francini canta Totò - Core Analfabeta - presentazione del libro: Il Principe Poeta
Marco Francini canta Totò - Che me dicisti a ffà - presentazione del libro: Il Principe Poeta
Marco Francini canta Totò - Nemica - presentazione del libro: Il Principe Poeta
Marco Francini canta Totò - Carmè Carmè - presentazione del libro: Il Principe Poeta