Dialoga con l'autrice: Francesco Iacotucci
Letture di: Gigliola De Feo
Dialoga con l'autore: GINELLA PALMIERI
Intermezzi musicali: Andrea Parente, Dario di Pietro
In "Suite napoletana" (Colonnese), Pietro Treccagnoli propone una lettura non conformista di una città che ama ridere e piangere sulla propria sorte.
Con l’autore ne discutono Vincenzo De Gregorio e Enzo D’Errico.
Conduce Giuseppe Pesce.
Se il passato è il luogo da attraversare per compiere il viaggio del ritorno a sé stessi, nella raccolta di versi "È passato" (Colonnese), il produttore cinematografico Luciano Stella non si sottrae e utilizza la poesia come strumento giocoso con cui compiere il passaggio.
Con l’autore interviene Ottavio Ragone
Letture di Cristina Donadio
Interventi musicali di Marco Zurzolo
Una raccolta di racconti che rievocano mondi fantastici, in cui le rose parlano, le cozze si confessano come antiche malafemmine, i carciofi protestano. Nel solco della vivezza dell`oralita' di Giambattista Basile e in una interazione continua con il lettore.
Dialoga con l'autore: Vincenzo Feola
Chitarra e voce: Chiara di Girolamo
Artemisia Gentileschi (1593-1653 ca.) fu la prima donna a essere ammessa all`Accademia del Disegno di Firenze e destinata a divenire una pittrice di rilievo europeo. Questo romanzo, liberamente ispirato alla sua vita, riprende due momenti fondamentali di quella eccezionale quanto tormentata esperienza artistica e privata: la giovinezza a Roma, segnata da uno stupro seguito da un pubblico processo e poi da un matrimonio senza amore; e gli anni della maturità a Napoli, a metà del secolo, quando, raggiunto ormai il successo, Artemisia ripercorre la propria esistenza e ricerca in sé, oltre l`artista, la moglie, la madre, la donna. Il romanzo ci restituisce, dunque, il ritratto ricco e complesso di una figura femminile di straordinario valore, sullo sfondo di due città barocche, Roma e Napoli, vivide e ferali.
Interverranno Eva Serio, Nino Daniele e Gino Nicolais.
Tutto comincia con una scommessa. Lei trova il calcio la cosa più noiosa al mondo - il che, in una città come Napoli, è un vero e proprio handicap. Lui, allora, si offre di convincerla a cambiare idea, per non farla sentire più un`esclusa. Parte così il gioco: "Ogni volta che ci incontreremo ti leverai un indumento che non indosserai più nel corso degli appuntamenti successivi". È la "danza dei sette veli" (con qualche intermezzo) di Michele Serio, come sempre creatore di personaggi e situazioni al limite del grottesco e del pulp, che scandaglia tutti i sentimenti che ruotano intorno al gioco della vita e del pallone. Fino a condurci (non prima di aver patito sette "castighi"), col suo inconfondibile stile ironico e stralunato, alla partita definitiva del "Calcio vs la Morte".
In una settecentesca Napoli, spettacolare nel fasto e nella miseria, si consuma l`assassinio dello scultore Antonio Corradini, ingaggiato da Raimondo di Sangro ? alchimista e massone ? per realizzare il capolavoro che manca alle statue allegoriche della sua chiesa privata. Il bibliotecario del Principe, Jacopo Fucito, ha da subito il dubbio che il Cristo velato dall`inaudita perfezione sia, in qualche modo, collegato al delitto. Jacopo si inoltra così nel labirinto di una vicenda che lo porterà a contatto con gli spietati intrighi di Corte. Ha inizio una partita i cui giocatori sono donne di irraggiungibile bellezza, cattivi maestri, giudici corrotti che hanno schifo di sé e seducenti ermafroditi. Una partita nella quale trovare la verità può voler dire perdere se stessi.
Come in una melodia melanconica e al tempo stesso allegra – disperatamente felice – uscita dal suo sax, in queste pagine Marco Zurzolo ripercorre una serie di momenti artistici e di vita, battendo sui tasti della memoria e del cuore. Ed ecco spuntare, nella luce della Napoli degli anni ’70, via San Sebastiano e il Conservatorio di San Pietro a Majella, Enzo Avitabile e Pino Daniele (il Gigante con gli occhiali). Ma soprattutto Rino, il fratello che accende la passione per la musica. Che col suo basso dà il tempo alla vita, anche se poi il tempo lo tradisce. Va via troppo presto, Rino. Come l’amico Elvio Porta – geniale sceneggiatore e regista, una vita prestata al cinema, confusa tra le ombre della sala – di cui Zurzolo raccoglie otto “microracconti” che formano la seconda parte di questo libro. Completa il volume una selezione di 14 brani musicali, tra i più belli di Marco Zurzolo, da ascoltare attraverso QR-Code.
Artemisia Gentileschi (1593-1653 ca.) fu la prima donna a essere ammessa all`Accademia del Disegno di Firenze e destinata a divenire una pittrice di rilievo europeo. Questo romanzo, liberamente ispirato alla sua vita, riprende due momenti fondamentali di quella eccezionale quanto tormentata esperienza artistica e privata: la giovinezza a Roma, segnata da uno stupro seguito da un pubblico processo e poi da un matrimonio senza amore; e gli anni della maturità a Napoli, a metà del secolo, quando, raggiunto ormai il successo, Artemisia ripercorre la propria esistenza e ricerca in sé, oltre l`artista, la moglie, la madre, la donna. Il romanzo ci restituisce, dunque, il ritratto ricco e complesso di una figura femminile di straordinario valore, sullo sfondo di due città barocche, Roma e Napoli, vivide e ferali.
Raffaele Messina è anche Presidente della Commissione Editi per il premio festival Cultural Classic serata scrittua e teatro d'autore prevista il 04 giugno.
Il libro è un omaggio alle grandi donne che hanno fatto la storia della pittura e che hanno sostato nella meravigliosa Napoli. La prefazione è a cura del dottore Carmine Ardolino mentre la presentazione e l'intervista all'autore è a cura della dottoressa Alda Coppola.
Con la partecipazione dell'Istituto Rampone Palmieri Polo di Benenvento, Assessorato alla cultura del Comune di Benevento e Consiglio Ordine degli avvocati di Benevento.
Dopo la presentazione si potrà godere della bellissima mostra di Vincenzo Gallo curata da Luigi Giordano.
Artemisia Gentileschi (1593-1653 ca.) fu la prima donna a essere ammessa all`Accademia del Disegno di Firenze e destinata a divenire una pittrice di rilievo europeo. Questo romanzo, liberamente ispirato alla sua vita, riprende due momenti fondamentali di quella eccezionale quanto tormentata esperienza artistica e privata: la giovinezza a Roma, segnata da uno stupro seguito da un pubblico processo e poi da un matrimonio senza amore; e gli anni della maturità a Napoli, a metà del secolo, quando, raggiunto ormai il successo, Artemisia ripercorre la propria esistenza e ricerca in sé, oltre l`artista, la moglie, la madre, la donna. Il romanzo ci restituisce, dunque, il ritratto ricco e complesso di una figura femminile di straordinario valore, sullo sfondo di due città barocche, Roma e Napoli, vivide e ferali.