La mano de D10S in 10 rivelazioni
Autori Vari
9788899716806
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Anno di Stampa
112
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Questo libro, parafrasando Manzoni, vuole sottrarre la figura di Diego tanto all’«idolatrico encomio» e del sincretismo tipico della religiosità del Sud, quanto al «codardo oltraggio» di chi con ipocriti fariseismi calca la mano sugli innegabili limiti umani dell’argentino per infangarne la memoria. I contributi raccolti mostrano come El Pibe fosse animato da una genuina fede cristiana che, se non riuscì a preservarlo da vizi ed eccessi, ne orientò nettamente molte scelte cruciali e ne animò innumere- voli azioni. Un ben riuscito esercizio di Pop-Theology, come direbbe il vescovo Antonio Staglianò, quel filone contemporaneo che si pone l’obiettivo di rintracciare i semi del Vangelo laddove non sono immediatamente visibili, laddove non te li aspetti.Autori dei testi raccolti nel volume sono l’arcivescovo emerito di Napoli, card. Crescenzio Sepe (Quanti talenti hai?), l’ex presidente del Calcio Napoli Corrado Ferlaino (Diego, un uomo d’amore), il caporedattore del TG-R Campania Antonello Paolo Perillo (Diego e l’amore che si pratica), il teologo e giornalista Michele Giustiniano (La mano di Dio e i piedi degli oppressi), il giornalista Peppe Iannicelli (I miracoli di Maradona), il poeta Erminio Maurizi (Salmi per Maradona), il direttore del quotidiano «Roma» Antonio Sasso (Diego mito e umanità), il parroco e insegnante Rosario Accardo (Il calcio come carità), il pastore metodista Franco Mayer (Maradona è meglio ’e Pelè), il teologo e docente della Pontificia Facoltà Teologica di Napoli Carmine Matarazzo (D10S e il suo paradosso) e il sociologo e docente dell’Università Roma Tre Luca Diotallevi (Un punto di vista divergente).
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Data di disponibilità: 20/11/2021
Il Vangelo secondo Diego
Questo libro, parafrasando Manzoni, vuole sottrarre la figura di Diego tanto all’«idolatrico encomio» e del sincretismo tipico della religiosità del Sud, quanto al «codardo oltraggio» di chi con ipocriti fariseismi calca la mano sugli innegabili limiti umani dell’argentino per infangarne la memoria. I contributi raccolti mostrano come El Pibe fosse animato da una genuina fede cristiana che, se non riuscì a preservarlo da vizi ed eccessi, ne orientò nettamente molte scelte cruciali e ne animò innumere- voli azioni. Un ben riuscito esercizio di Pop-Theology, come direbbe il vescovo Antonio Staglianò, quel filone contemporaneo che si pone l’obiettivo di rintracciare i semi del Vangelo laddove non sono immediatamente visibili, laddove non te li aspetti.Autori dei testi raccolti nel volume sono l’arcivescovo emerito di Napoli, card. Crescenzio Sepe (Quanti talenti hai?), l’ex presidente del Calcio Napoli Corrado Ferlaino (Diego, un uomo d’amore), il caporedattore del TG-R Campania Antonello Paolo Perillo (Diego e l’amore che si pratica), il teologo e giornalista Michele Giustiniano (La mano di Dio e i piedi degli oppressi), il giornalista Peppe Iannicelli (I miracoli di Maradona), il poeta Erminio Maurizi (Salmi per Maradona), il direttore del quotidiano «Roma» Antonio Sasso (Diego mito e umanità), il parroco e insegnante Rosario Accardo (Il calcio come carità), il pastore metodista Franco Mayer (Maradona è meglio ’e Pelè), il teologo e docente della Pontificia Facoltà Teologica di Napoli Carmine Matarazzo (D10S e il suo paradosso) e il sociologo e docente dell’Università Roma Tre Luca Diotallevi (Un punto di vista divergente).
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